Documenti Fondamentali

TRE sono i DOCUMENTI FONDAMENTALI dell’Associazione Laici Verniani.
CONSULTA i DOCUMENTI 

Il termine “fondamentale” richiama, senza dubbio, le fondamenta di un edificio o di una struttura.
Richiama “l’inizio” di una attività, di un progetto, di una istituzione o… di una Associazione!
Sono quindi documenti che “sono alla base”, senza i quali i Laici Verniani non esisterebbero o, per lo meno, non sarebbero regolarmente istituiti, o costituiti e riconosciuti.

Essi sono:

  • LO STATUTO ASSOCIATIVO
  • IL DECRETO PONTIFICIO
  • LA PROMESSA DI FEDELTA’ DEL LAICO VERNIANO


Lo STATUTO

Il documento è nato dopo un anno di lavoro intenso, continuo e congiunto.

Nel 2002 esisteva già un organismo denominato “Segretariato dei Laici” che raccoglieva alcuni rappresentanti di piccoli gruppi di laici che collaboravano con le nostre Suore, provenienti dall’Italia, dall’Argentina (che aveva già messo a punto una bozza di Statuto) e di quelle parti del mondo dove esistevano asili, scuole, ospedali o comunità della Congregazione.

In uno degli incontri del Segretariato a Roma si è deciso di fare un passo in più e di fondare un’associazione laicale che si ispirasse al carisma della Fondatrice (la carità “a gratis”) ed allo spirito della Congregazione.

Certamente questo “salto di qualità” è avvenuto grazie anche all’incoraggiamento di Mons. Velasio De Paolis, (allora segretario del Tribunale della Segnatura Apostolica) e grande esperto di Diritto Canonico.

Si è quindi costituita una Commissione di lavoro, formata da sei laici (dei quali un argentino) guidata dallo stesso Monsignore e assistita dalla Vicaria Generale delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, Suor Giuseppina Nicolini.

L’obiettivo era di arrivare ad avere uno Statuto che esprimesse valori spirituali, che già erano nel nostro sentire, ai quali dare seguito con opere concrete di evangelizzazione e di missionarietà, accanto alle Suore d’Ivrea e come loro supporto.

Il metodo seguito dalla Commissione era interessante e stimolante: si sarebbe dovuto pensare e scrivere un certo numero di “articoli”, tornare a casa dai propri gruppi, condividerli con loro e ritornare ogni tre mesi a Roma con eventuali osservazioni e proposte.

Lo Statuto, con 25 articoli, è nato quindi dopo un anno di intenso lavoro (tutto il 2002) con un processo interattivo di compartecipazione con i laici di allora.

Nel 2003, il 3 gennaio, la bozza definitiva, che ha recepito i suggerimenti di tutti i gruppi verniani del mondo, è stata approvata a Roma, dal Segretariato dei Laici stesso, previo consenso del Consiglio Generalizio delle suore, guidato dalla Madre Generale Suor Grazia Rossi.

L’atto finale, eppure anche iniziale, è avvenuto nel mese di settembre del 2003 (dal 19 al 21) nel quale si è celebrata la prima Assemblea Internazionale associativa con la contemporanea dimissione dei membri del Segretariato dei Laici.

In quei giorni ha iniziato ad operare il primo Consiglio Generale appena eletto!

Il DECRETO PONTIFICIO

Anche se arrivato temporalmente in un secondo tempo (18 maggio 2004), ovviamente è il documento più importante in assoluto, fondamentale.

La CONGREGATIO PRO INSTITUTIS VITAE CONSECRATAE ET SOCIETATIBUS VITAE APOSTOLICAE ha decretato che, “dopo avere attentamente esaminato lo Statuto presentato, dichiara che la suddetta Associazione è un’Opera propria dell’Istituto [delle Suore d’Ivrea] e come tale deve essere riconosciuta da tutti”.

Inoltre ribadisce che i “Laici Verniani condividono l’ideale, lo spirito e la missione apostolica dell’Istituto delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea”.

 

In parole semplici siamo riconosciuti come Associazione nell’ambito della Chiesa e siamo un’opera che si ispira alla Congregazione delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea e quindi ne condivide il Carisma.

 

La “PROMESSA DI FEDELTÀ”

L’Art.9 dello Statuto ne parla in modo esauriente e chiaro: “Per essere ammessi all’Associazione si esige che i candidati (uomini e donne; sposati o celibi/nubili) siano maggiorenni, siano cattolici praticanti e, dopo adeguata formazione, si impegnino a realizzare lo scopo dell’Associazione e ad osservarne lo Statuto con una promessa di fedeltà da emettere, con una formula appropriata, possibilmente durante una liturgia, preferibilmente in una casa religiosa delle suore, e da rinnovarsi ogni anno preferibilmente l’8 dicembre”.

In realtà è un aspetto squisitamente spirituale, che implica un rapporto personale con il Signore. Sembra una naturale conseguenza che un buon cattolico, che abbia Fede e conosciuto vita, opere e Carisma della Fondatrice, desideri impegnarsi e onorare il suo impegno con un buon e semplice stile di vita. 

La nostra storia, quella dei primi momenti di vita della nostra Associazione, ci ricorda che il testo della formula, è stato studiato, meditato e scritto subito dopo la prima Assemblea Generale, già nel mese di Dicembre del 2003, da alcuni nostri responsabili e dalla Suora incaricata della formazione dei Verniani lombardi ed emiliani (Suor Maria Giuseppina Fumagalli). Esso è stato subito approvato in uno dei primi nostri Consigli Generali di allora.

Nel giorno della festa dell’Immacolata Concezione del 2004, alcune centinaia di laici, che già erano affascinati da quella “Carità a gratis” delle Suore d’Ivrea, che operavano nelle più svariate e lontane nazioni del mondo, (Italia, Argentina, Libano, Svizzera, Kenya e Tanzania) sono entrati a far parte dell’Associazione proferendo questa “promessa di fedeltà” in lingue diverse.

E nel tempo si sono aggiunti a loro altri Laici Verniani in Messico e negli Stati Uniti.